il Consiglio Permanente della CEI ha istituito per il 18 novembre p.v. la 1ª Giornata nazionale di preghiera per le vittime di abusi e sopravvissuti in correlazione alla Giornata europea per la protezione dei minori contro l’abuso sessuale e lo sfruttamento, istituita dal Consiglio d’Europa. Pertanto “siamo invitati alla preghiera per sostenere i cammini di recupero umano e spirituale delle vittime e dei sopravvissuti, da chiunque siano stati feriti, così gravemente, dentro o fuori dalla Chiesa, per le famiglie e le comunità colpite dal dolore per i loro cari”. (dall’Introduzione alla preghiera di Mons. Lorenzo Ghizzoni, Vescovo di Ravenna-Cervia e Presidente del SNTM). In preparazione a questa giornata troverete in allegato:
un pieghevole, realizzato dal Servizio Nazionale per la Tutela dei minori, in cui viene riportata la preghiera da recitare comunitariamente nella giornata suddetta;
il video del relatore Dom Riccardo Luca Guariglia_XXXVI Convegno Ecclesiale Diocesano
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XXXVI convegno ecclesiale sabato 9 ottobre 2021_ore 16.00
A tutta la comunità diocesana
Carissimi/e,
la vita della nostra Chiesa procede con il desiderio forte di saper incarnare in ogni situazione il Vangelo, perché esso diventi testimonianza e lievito di speranza e di fraternità. La vita di fede non conosce interruzioni, ma cerca sempre nuovi spazi per amare e nuovi orizzonti per sperare. Le attività pastorali servono a sostenere il cammino di fede e diventano a loro volta specchio della vita cristiana. Tra le attività pastorali che ritmano il tempo diocesano c’è il Convegno ecclesiale, sospeso nello scorso anno, secondo le esigenze del momento, ed è riproposto quest’anno nella modalità che le situazioni ci consentono.
Il Convegno presenta le tappe del Piano pastorale diocesano che è sostegno alla vita cristiana delle nostre comunità e, nel suo percorso ormai settennale, ci invita a riflettere come Chiesa sul sacramento dell’Eucaristia, considerata nella sua realtà misterica di “Ripresentazione sacramentale del sacrificio di Cristo – Memoriale della Pasqua” (cfr Antonio Marotta, Eucaristia, cap. II pp. 49-73). In comunione con la Chiesa italiana e con la Chiesa universale, siamo invitati a intraprendere il cammino sinodale, che diventi scuola di sinodalità per ogni forma del vissuto ecclesiale; infatti il documento preparatorio Per una Chiesa sinodale parla di comunione, partecipazione e missione. Nella prospettiva del percorso sinodale della nostra Chiesa diocesana, seguendo le linee della Chiesa italiana, desideriamo fare esperienza di sinodalità continuando il cammino del nostro Piano pastorale. Se la Chiesa è costitutivamente sinodale e Chiesa e sinodo sono sinonimi (documento preparatorio al sinodo dei vescovi), noi viviamo la sinodalità e desideriamo che diventi coscienza attiva per la testimonianza della fede. L’Eucaristia diventa esperienza sacramentale e trasfigurante della sinodalità, soprattutto il cuore del mistero vissuto nel Memoriale (res et sacramentum).
Nell’approfondimento di questo rapporto tra Eucaristia e sinodalità saremo aiutati dalla presenza di dom Riccardo Luca Guariglia, Abate di Montevergine e delegato della Conferenza Episcopale Campana per la liturgia, con una relazione dal titolo “Eucarestia e comunione sinodale: una prospettiva ecclesiologico-liturgica”.
Il Convegno avrà luogo nel pomeriggio di sabato 9 ottobre 2021 a partire dalle ore 16.00 presso il teatro del Santuario San Gerardo Maiella in Materdomini (Av). Di seguito indichiamo il programma:
sabato 9 ottobre
ore 16.00 Accoglienza
ore 16.30 Preghiera introduttiva e relazione dom Riccardo Luca Guariglia
ore 17.30 Pausa e riflessione personale
ore 18.00 Confronto con il relatore
ore 19.00 Celebrazione dei Vespri
Come sempre il Convegno è aperto a tutti, la sala attualmente offre la capienza di 150 posti, per cui si consiglia la presenza di quattro persone per ogni comunità parrocchiale. Sarà necessario essere muniti di green pass e mascherina, nel rispetto delle distanze di sicurezza.
Quest’unica giornata di Convegno ecclesiale, più che indicare la ripresa delle attività, vuole essere vissuta nel segno della continuità del cammino ecclesiale mai interrotto e come apertura di speranza per quanto siamo chiamati a vivere con il coraggio dei testimoni e lo stupore della novità.
Nell’attesa di incontrarci, vi saluto cordialmente e vi benedico.
Santa Messa per la Serva Di Dio 15 ottobre Chiesa Madre Montella ore 18.00
Suor Maria Bernardetta Sesso dell’Immacolata è figlia della nostra terra e della nostra diocesi, le sue spoglie mortali riposano nel cimitero di Montella, suo paese nativo, e noi siamo lieti di unirci al coro di preghiera di quanti chiedono la Beatificazione della Serva di Dio.
PREGHIERA
Per ottenere la Beatificazione della Serva di Dio Maria Bernardetta dell’Immacolata
Padre nostro,
che hai chiamato suor Bernardetta ad essere la madre dei sacerdoti e dei seminaristi nella loro formazione e durante lo svolgimento del loro ministero e ci hai insegnato con la sua vita esemplare ad eseguire con gioia i compiti più modesti, ti chiediamo che tu ci conceda la grazia di continuare a percorrere il cammino ecclesiale di santificazione nella vita quotidiana con semplicità e umiltà, con la saggezza dell’obbedienza al tuo Vangelo e la fedeltà alla propria vocazione senza timore delle novità dello Spirito.
Per Cristo nostro Signore. Amen. (si chiede la grazia)
Pater, Ave e Gloria.
Con l’approvazione di Mons. Darmian Nannini, vescovo di San Miguel, Argentina.
S.E. Mons. Pasquale Cascio celebrerà la Santa Messa per la Serva di Dio Suor Maria Bernardetta Sesso dell’Immacolata venerdì 15 ottobre 2021_Chiesa Madre di Montella, Santa Maria del Piano e San Benedetto_ore 18.00
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Le sorte futura dell’ospedale di Sant’Agata de Goti
Comunicato stampa
Le sorte futura dell’ospedale di Sant’Agata de Goti
In Italia, dove la Costituzione sancisce il diritto ad essere curati, si moltiplicano situazioni di immenso disagio proprio per la salute delle persone e con sempre più frequenza si paventa la chiusura di ospedali o presidi periferici, ultimo quello di Sant’Agata de Goti. Volendo perciò dare voce a chi voce non ha,
auspichiamo:
che il parametro economico non sia il parametro decisivo per le scelte sulla salute dei cittadini;
che sia effettiva la solidarietà tra le Regioni in ordine alla salute dei cittadini;
che venga riequilibrato, in favore del pubblico e per la salute dei cittadini meno abbienti, il rapporto pubblico-privato;
che sia offerta una cura ancora più capillare alle persone che, a causa del reddito, sono propense a non curarsi più o a non curarsi abbastanza;
che la prevenzione sia capillare e rivolta a tutti, soprattutto a coloro i quali hanno più difficoltà a raggiungere i grandi centri;
che i territori che registrano maggiori sofferenze in ordine alla salute (soprattutto se a causa di inquinamenti che hanno origini in altre zone d’Italia o del mondo) o allo spopolamento vengano maggiormente tutelati;
che sia scritta nuovamente la “geografia” della salute, coinvolgendo i cittadini in tutti i dibattiti pubblici possibili: a tale proposito, crediamo vada valorizzata l’esperienza delle “Case della salute” – già efficacemente sperimentata in molte zone d’Italia – e reso maggiormente protagonista il medico di medicina generale, vera sentinella del territorio;
che le scelte politiche in ordine alla salute siano chiare e preventivamente discusse con i cittadini;
infine, che siano redatti report comprensibili a tutti, grazie ai quali valutare la bontà o meno delle scelte effettuate.
Il Signore Gesù, che ha preso su di sé le nostre infermità e si è addossato le nostre malattie (Mt 8,17), è vicino a quanti soffrono: Lui stesso ci chiede di prenderci cura dei più deboli, portando i pesi gli uni degli altri (Gal 6,2), e di sostenere nel nostro cammino le membra più fragili.
Felice Accrocca
arcivescovo metropolita di Benevento
Arturo Aiello
vescovo di Avellino
Pasquale Cascio
arcivescovo di Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia
Giuseppe Mazzafaro
vescovo di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata dei Goti
Dal 21 al 24 ottobre si è svolta a Taranto la 49a Settimana Sociale dei cattolici italiani dal tema “Il pianeta che speriamo”.
Anche la nostra diocesi è stata presente con una delegazione guidata dall’Arcivescovo Pasquale Cascio.
Molti i temi degni di interesse.
Ecco il link del sito ufficiale (https://www.settimanesociali.it/) dove poter recuperare interventi, buone pratiche… Sulla pagina YouTube della CEI (https://www.youtube.com/channel/UC7JuChYmxhljc49dE3JG6Zw) si trovano i video di tutte le giornate.
Si allegano i testi di alcuni interventi significativi e soprattutto il Manifesto per il pianeta che vogliamo, pensato e realizzato dal gruppo giovani. È l’inizio di un cammino di alleanza, si può provare a percorrerlo insieme.
Messaggio per l’inizio dell’anno scolastico 2021-2022
Carissimi,
bambine e bambini,
ragazze e ragazzi,
giovani tutti, insieme con i vostri genitori,
dirigenti, docenti e tutto il personale scolastico,
all’inizio del nuovo anno scolastico, mi rivolgo a voi tutti, membri della grande famiglia della scuola, seguita e amata dalla Chiesa. Noi ci sentiamo coinvolti nel vostro cammino e, con modalità e livelli differenti, vi sentiamo parte viva del nostro percorso ecclesiale: siamo tutti alla ricerca del sapere, che in ogni persona diventa sapienza, per un popolo è la sua cultura, per l’umanità è la sua civiltà.
Carissimi, vivete questo tempo unico e straordinario come un’avventura per scoprire la sapienza, che ci riguarda personalmente e ci permette di partecipare al destino dell’umanità, sentendo la responsabilità per tutto il creato, la nostra casa comune. Anche quest’anno si apre con la preoccupazione della pandemia del Covid-19, ma c’è un desiderio prepotente di vivere in presenza e in comunione l’esperienza scolastica. Siamo consapevoli dei passi in avanti compiuti per la sicurezza grazie alla vaccinazione. La Chiesa, seguendo papa Francesco, in sereno ascolto del progresso scientifico, ha invitato e ancora sollecita tutti a questo gesto di grande responsabilità e solidarietà: procedere alla vaccinazione per combattere insieme e per condividere la stessa sicurezza.
Invito tutti a non considerare questo nuovo anno con la sensazione del recupero, ma con la determinazione di compiere un grande passo avanti nella crescita personale, comunitaria e civile. Tutta la scuola si muove in questa crescita e determina questo progresso civile. Vi seguirò sempre con il mio affetto, la preghiera di benedizione e con il desiderio di incrociare più frequentemente i nostri cammini, che procedono nello stesso grande orizzonte dell’umanità, responsabile della creazione, ricevuta in dono e da consegnare come dono sano e salutare. Ricordiamo e impariamo che la storia, realizzata dalle generazioni che si susseguono, per le nostre scelte, può essere o causa di distruzione e morte o al servizio della vita da difendere e promuovere: la civiltà della vita si anima solo grazie alla civiltà dell’amore.
Un sereno e fruttuoso anno scolastico dal vostro arcivescovo.
Riuniti a Benevento, sul monte delle Guardie, posti da Dio quali sentinelle del suo popolo, abbiamo anche noi udito il grido da Seir: “Sentinella, quanto resta della notte?” (Is 21,11). Già, quanto ancora dovremo attendere? Come pastori delle diocesi in cui ricadono alcune aree più marginalizzate del Paese, che appartengono a dieci regioni, abbiamo ascoltato la sofferenza e le attese del nostro popolo dovuta al progressivo spopolamento di molti centri e all’assenza dei servizi fondamentali. In uno stile sinodale abbiamo condiviso il senso di frustrazione delle nostre popolazioni e l’abbandono da parte delle istituzioni. I problemi maggiormente evidenziati sono diritti progressivamente negati, quali la salute, l’istruzione, il lavoro, la viabilità, l’ambiente salubre, le interconnessioni. Le comunità cristiane, spesso unico presidio e riferimento dei territori marginalizzati, sentono l’urgenza di contribuire al riscatto umano e sociale delle popolazioni di queste aree, declinando il Vangelo in modi sempre adeguati alla concretezza della realtà.
Dopo questo ascolto, accogliendo l’invito del papa, che ci esorta ad attingere “sempre nuovo entusiasmo dalla fede in Gesù, il maestro paziente e misericordioso” e “a non lasciarci paralizzare dalle difficoltà” (Messaggio di papa Francesco ai Vescovi riuniti a Benevento), abbiamo deciso di rivolgere un messaggio alle nostre comunità e alle istituzioni.
A voi fratelli e sorelle, che abitate nelle aree interne, manifestiamo tutta la nostra prossimità, l’incoraggiamento a rendervi protagonisti di una nuova stagione di sviluppo, che non può realizzarsi senza un impegno comune. Vi invitiamo a fare rete, uscendo dalla logica dei campanili, vivendo la fraternità e la solidarietà.
Alle nostre Chiese locali chiediamo di vivere il prossimo cammino sinodale come una opportunità preziosa per ascoltare i nostri fratelli afflitti da storiche e incalzanti difficoltà, avviando così processi che portino a una pastorale specifica con uno sguardo attento alle realtà rurali. In questo recuperato slancio missionario ci impegniamo a
costruire un volto di Chiesa battesimale, partecipativa, coinvolgente e coraggiosa, in cui il contributo dei laici, e delle donne in particolare, venga adeguatamente valorizzato;
costruire ponti con le istituzioni nazionali e periferiche;
collaborare con gli attori istituzionali nella Sperimentazione nazionale delle aree interne (SNAI) e nella applicazione delle Zone economiche speciali (ZES);
adottare soluzioni pastorali capaci di formare le coscienze a vivere questo tempo di semina nella prospettiva di una solidarietà circolare; questo è particolarmente vero per la drammatica pandemia in atto.
Alle istituzioni nazionali, regionali e locali, alla vigilia dell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, chiediamo di disegnare un nuovo modello di sviluppo, equo e condiviso, in cui le aree interne possono diventare concretamente “il polmone del Paese” (mons. Stefano Russo, segretario generale CEI), offrendo risorse e disponibilità a costruire intorno alle loro potenzialità di carattere naturale, paesaggistico, storico, religioso e culturale una vera prospettiva di riscatto.
Auspichiamo
che le risorse finanziarie contribuiscano alla realizzazione di opere fondamentali, facendo in modo che partano dalle zone più remote e raggiungano il centro;
che la diligenza dei fondi europei in arrivo non venga assaltata scompostamente, ma possa arrivare a destinazione con una distribuzione equa e trasparente;
che la cultura delle competenze prevalga sulla prassi del ricatto elettorale e del clientelismo;
che la tutela dell’ambiente, spesso lasciato a se stesso nelle aree meno antropizzate, contribuisca a ridurre i rischi di calamità naturali e a produrre uno sviluppo sostenibile
Nella consapevolezza che “non c’è nulla che sia più ingiusto quanto fare parti eguali tra diseguali” (don Lorenzo Milani), affidiamo queste riflessioni alle nostre Chiese, a quanti hanno a cuore e a quanti hanno in mano le sorti del Paese, nella fiducia che non resteranno lettera morta. “La carità, animata dalla speranza, sa guardare con tenerezza l’oggi e, con umiltà, rendere nuove tutte le cose” (Messaggio di papa Francesco ai Vescovi riuniti a Benevento).
Benevento, 30-31 agosto 2021
Vescovi per le Aree interne
Riflessioni di S.E. Mons. Pasquale Cascio
Incontro vescovi “Aree interne” 30_31 agosto 2021_Benevento
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