Monthly Archives: Luglio 2023

Progetto Policoro Bando nuovo animatore di comunità

bando per l'assegnazione della Borsa di Studio

Progetto Policoro Arcidiocesi di Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia

Un occasione di crescita personale, formativa e professionale.

-Hai tra i 20 e i 32 anni?
-Sei residente in uno dei comuni del territorio diocesano?
-Hai interesse per il tema giovani e lavoro?

Questo è il percorso che fa per te.

Scadenza
30 settembre 2023.

Per candidarti invia la domanda di partecipazione e il tuo CV a p.policorodiocesisantangelo@gmail.com
Per informazioni contatta Eva Tanga Animatrice in carica cell 3275698883 oppure don Rino Morra,tutor diocesano cell 3381494720

Messaggio del Presidente della CEI, Card. Matteo Zuppi, in occasione delle esequie di Mons. Luigi Bettazzi.

S.E.R. Mons. Luigi Bettazzi - Annuario dei vescovi - Chiesacattolica.it

CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA
Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali

CS n. 52/2023

Messaggio per le esequie di Mons. Luigi Bettazzi

Pubblichiamo di seguito il messaggio che il Presidente della CEI, Card. Matteo Zuppi, ha inviato al Vescovo di Ivrea, Mons. Edoardo Aldo Cerrato, in occasione delle esequie di Mons. Luigi Bettazzi, scomparso il 16 luglio.

Mi dispiace non potere essere presente. Non mi è possibile solo a causa di un impegno per la pace. Sono sicuro che Mons. Bettazzi, assetato di pace e giustizia e di convinta non violenza, mi avrebbe raccomandato di fare tutto “l’impossibile”. Ci aveva abituato alla sua presenza, solare, determinata, libera, evangelica, sempre in cammino, entusiasmante, piena di vita. Pur conoscendo bene il galateo ecclesiastico – educato com’era alla scuola di Nasalli Rocca e Lercaro – non ha mai smesso di portare con libertà il Vangelo ovunque, perché per tutti Gesù è venuto. E si è raccomandato piuttosto di andare a cercare, non di starcene fermi ad aspettare. È stato un Vescovo del Concilio Vaticano II. Non è mai entrato, né prima né dopo, nella folta schiera dei profeti di sventura, coloro che “non senza offesa” al successore di Pietro preferivano e preferiscono continuare ad usare le armi del rigore credendole indispensabili per difendere la verità e evocando improbabili periodi passati senza imparare dalla storia. Era libero perché amava Dio e la Chiesa. Cercava il dialogo non perché ambiguo, facile, ma proprio perché convinto della propria identità, senza ossessioni difensive che vedono il nemico dove non c’è e non lo riconoscono dove, invece, si annida. Ascoltava per rispondere e non parlare sopra. Comunicava la gioia di essere cristiano e annunciava la chiamata a tutti ad esserlo. Amabile, instancabile, gentile ma per niente affettato, scomodo, ironico, colto senza mai essere supponente, parlava della Chiesa e dei poveri perché la Chiesa è di tutti, ma specialmente dei poveri e perché “le ansie e gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla Vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore”. «La rivoluzione copernicana contenuta nella Gaudium et spes (non l’umanità per la Chiesa, ma la Chiesa per l’umanità) e quella della Lumen gentium (non i fedeli per la gerarchia, ma la gerarchia per i fedeli) stentano ad affermarsi», ripeteva. Lui non ha smesso di sognare. «Il mio “sogno” è che ogni cristiano si renda conto della sua vocazione “missionaria”. «La gioia più grande? Essere prete», aggiungeva. Ebbe il premio Unesco per l’educazione alla pace, perché non si devono subire i violenti e perché la tendenza alla violenza è comune e porta a imbracciare l’arma mentre la non violenza interpone la diplomazia. Fin dagli anni Sessanta ha scommesso sui laici, «non secondo i propri interessi, ma secondo l’interesse dell’intero cosmo per contribuire non solo a mantenerlo in essere…ma anche a svilupparlo nell’interesse comune». Sì, ha chiesto a tutti noi, tutti, opportune et inopportune, di «essere discepolo che dà gioia», convinto che «il regno di Dio è l’umanità come Dio la vuole». Grazie don Luigi, benedizione con la tua lunga vita, perché non hai smesso di sognare e non ti sei stancato di farci vivere la primavera del Concilio. Grazie e continua a pregare per noi e con noi. In pace e con il sorriso.

Card. Matteo Zuppi
Arcivescovo di Bologna
Presidente della Cei

Roma, 18 luglio 2023

Incontro dei Vescovi delle “Aree interne”

Benevento Centro La Pace, 10 e 11 luglio 2023

Galleria fotografia della giornata del 10 luglio e relazione di S.E. Mons. Roberto Repole