Alla Santa Chiesa di Dio
che è in Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia
Carissimi fratelli e sorelle,
amati da Cristo, Volto della misericordia del Padre,
il Giubileo straordinario della Misericordia, indetto da Papa Francesco, sta producendo frutti di conversione, riconciliazione e pace nella Chiesa e nel mondo. Anche la nostra Chiesa diocesana vive e contempla il mistero della misericordia, in tempi propizi, in luoghi segnati dalla divina presenza e in occasioni costruite dalla nostra libertà. Questo mistero “è fonte di gioia, di serenità e di pace. È condizione della nostra salvezza. Misericordia: è la parola che rivela il mistero della Santissima Trinità. Misericordia: è l’atto ultimo e supremo con il quale Dio ci viene incontro. Misericordia: è la legge fondamentale che abita nel cuore di ogni persona, quando guarda con occhi sinceri il fratello che incontra nel cammino della vita. Misericordia: è la via che unisce Dio e l’uomo, perché apre il cuore alla speranza di essere amati per sempre, nonostante il limite del nostro peccato” (Misericordiae vultus, 2).
Il Papa ha individuato questo tempo propizio nella ricorrenza del cinquantesimo anniversario della conclusione del Concilio Ecumenico Vaticano II. Tra i tanti eventi che trasformano il chronos in kairòs, la nostra chiesa diocesana in comunione con la Chiesa di Roma, individua anche il trentennale della costituzione della Diocesi nel titolo e nella forma territoriale attuali: 30 settembre 1986. Desideriamo vivere questo anniversario nella comunione giubilare con la Chiesa di Roma, che, presiedendo alla carità, ci ha voluto in questa forma diocesana, e, per questa evangelica presidenza del successore di Pietro, sperimenteremo la comunione con la Chiesa universale.
“Il pellegrinaggio è un segno peculiare nell’Anno Santo, perché è icona del cammino che ogni persona compie nella sua esistenza” (M.V., 14); dopo le ripetute esperienze di cammino e di riconciliazione nel nostro territorio e negli eventi diocesani, ci recheremo a Roma, presso la tomba di Pietro, in filiale ascolto di Papa Francesco. Questa visita vuole significare la nostra comunione ecclesiale universale e la gioia della grazia ritrovata da noi, dai nostri fratelli nella fede e da tutti gli uomini di buona volontà: il Papa allarga il respiro, i motivi e le direzioni della gioia per l’umanità amata da Dio.
Pertanto rivolgo l’invito a tutti personalmente e alle istituzioni civili, alle scuole, alle associazioni religiose e laicali, presenti sul territorio diocesano, ad unirsi nel pellegrinaggio giubilare diocesano a Roma, che si terrà sabato 22 ottobre 2016, con l’udienza papale, il passaggio della Porta della Misericordia e la Celebrazione Eucaristica sulla tomba di Pietro.
“Il Giubileo porta con sé anche il riferimento all’indulgenza. Il perdono di Dio per i nostri peccati non conosce confini. Nella morte e risurrezione di Gesù Cristo, Dio rende evidente questo suo amore, che giunge fino a distruggere il peccato degli uomini. Lasciarsi riconciliare con Dio è possibile attraverso il mistero pasquale e la mediazione della Chiesa.” (M.V., 22).
La circostanza del pellegrinaggio è costruita dalla nostra libertà e dalla decisione personale, esse esprimono la gratuità dell’atto di fede, che ci permette di accogliere la misericordia come Chiesa in cammino.
Vogliamo imparare a offrire misericordia e allo stesso tempo ci facciamo voce di ogni uomo e ogni donna e ripetiamo con fiducia e senza sosta: “Ricordati, Signore, della tua misericordia e del tuo amore che è da sempre” (Sal 25, 6).
In questo amore, vi abbraccio e imploro su tutti la divina benedizione.
+ Pasquale Cascio
arcivescovo
Sant’Angelo dei Lombardi, 8 settembre 2016
Natività della Beata Vergine Maria