Emergenza Covid_raccomandazioni e chiarificazioni

Ai parroci e agli Istituti Religiosi

 

Carissimi,

la Conferenza Episcopale Italiana, tenendo presente l’aggravarsi della situazione pandemica, ha ricordato alcuni impegni a cui siamo tenuti per il bene e la sicurezza delle comunità a noi affidate. Seguendo lo schema pervenuto dalla Segreteria Generale della CEI, si individuano tre ambiti:

 

  1. Celebrazioni liturgiche. La CEI ci ricorda: “Non è richiesto il Green Pass, ma si continua a osservare quanto previsto dal Protocollo CEI-Governo del 7 maggio 2020, integrato con le successive indicazioni del Comitato Tecnico-Scientifico: mascherine, distanziamento tra i banchi, niente scambio della pace con la stretta di mano, acquasantiere vuote, la comunione eucaristica solo sulle mani… Occorre rispettare accuratamente quanto previsto, in particolar modo: siano tenute scrupolosamente le distanze prescritte; sia messo a disposizione il gel igienizzante; siano igienizzate tutte le superfici (panche, sedie, maniglie…) dopo ogni celebrazione”. Circa le mascherine, in base alle ultime indicazioni dell’autorità sanitaria, è caldamente consigliato l’utilizzo della mascherina FFP2, non potendo noi conoscere le diverse situazioni personali di quanti partecipano alle celebrazioni; essa ha un elevato potere filtrante e garantisce una maggiore protezione. A questo riguardo, la parrocchia o l’Istituto potranno far richiesta in Curia di una fornitura di mascherine, come riserva per chi arrivasse in chiesa sprovvisto.

 

  1. Catechismo. La situazione del contagio dei ragazzi e dei giovani è difficile da tracciare, lo stesso riferimento all’apertura delle scuole è incerto, perché alcuni istituti aprono e altri chiudono, per cui si consiglia di sospendere il catechismo in presenza fino alla metà del mese di febbraio, seguendo l’andamento nei nostri comuni; da quel momento ogni comunità si regolerà in riferimento alla propria situazione e sempre tenendo presente il parere e il consenso dei genitori. In ogni caso si consideri che gli operatori catechistici devono essere vaccinati e facciano uso delle mascherine FFP2, ritrovandosi in ambienti in cui è possibile il distanziamento (aule o chiesa parrocchiale). In questo rinvio sono compresi anche i corsi di preparazione al matrimonio nelle diverse zone pastorali.

 

  1. Obbligo vaccinale per gli over 50. Il testo CEI comunica: “Ricordiamo che, a partire dal giorno 8 gennaio 2022, è stato introdotto l’obbligo vaccinale per tutti coloro che hanno compiuto 50 anni. La vaccinazione può essere omessa o differita in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale dell’assistito o dal medico vaccinatore. Dal 1° febbraio 2022 saranno in vigore le sanzioni pecuniarie per coloro che non vi adempiono e dal 15 febbraio 2022 sarà necessario il Green Pass rafforzato per l’accesso ai luoghi di lavoro per i lavoratori pubblici e privati con 50 anni di età”. Nella nostra situazione dobbiamo interpretare ed applicare quanto comunicato: i sacerdoti e gli operatori pastorali, pur non essendo lavoratori pubblici o privati, hanno contatto diretto con le persone che si avvicinano per i diversi momenti della vita ecclesiale, alcuni di questi momenti sono molto ravvicinati (confessione sacramentale e distribuzione dell’Eucarestia), pertanto si richiama la coscienza morale di ciascuno a misurarsi sempre con la norma e con il bene del prossimo per comportarsi di conseguenza: vaccinazione o evitare il contatto diretto con le persone.

 

Per ogni chiarimento sono a disposizione di tutti. Invito a conservare l’unità nella fede e nell’azione pastorale, che si sostanzia anche di questi elementi molto concreti e vicini ai bisogni delle persone. Saluto tutti cordialmente.

 

Sant’Angelo dei Lombardi, 12 gennaio 2022

 

+ Pasquale Cascio

Arcivescovo