Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 29.09.2024

UFFICIO MIGRANTES

ARCIDIOCESI DI SANT’ANGELO DEI LOMBARDI-CONZA-NUSCO-BISACCIA
UFFICIO MIGRANTES

Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 29.09.2024.

 

Rev.mi confratelli sacerdoti,

Dio cammina con il suo popolo” è il tema del messaggio di Papa Francesco per la 110a Giornata del Migrante e del Rifugiato del 29 settembre prossimo. Anche il messaggio Migrantes prende spunto dal cammino sinodale della Chiesa “in uscita”, un cammino che si fa insieme per cui siamo una Chiesa “itinerante e pellegrinante”. La Chiesa, pur presente in un luogo (= Chiesa Locale), guarda a tutti per la sua universalità e guarda oltre, perciò Chiesa “pellegrina”.

Papa Francesco sottolinea questo aspetto richiamandosi all’Esodo della Bibbia, ai quarant’anni di cammino nel deserto fatto dal popolo di Israele. E la Chiesa, come già Israele, è un popolo pellegrinante e in cammino! La Chiesa pellegrinante “nei Sacramenti e nelle istituzioni” è una Chiesa in riforma chiamata continuamente a convertirsi, lasciandosi interpellare dall’incontro con Dio e con i fratelli. Oggi ci interpella la paternità di Dio che chiede al mondo come a dei “fratelli tutti” uno sguardo particolare a fratelli e sorelle migranti (GS 40).

I fratelli e sorelle migranti sono icona contemporanea della Chiesa in cammino. La Chiesa sono anche loro, che, come dice l’ONU nel suo rapporto annuale, sono sempre un numero crescente: oltre 300 milioni, di cui 120 milioni i profughi, i richiedenti asilo e i rifugiati. Il Papa ritorna su questo dramma di tanti fratelli e sorelle, che hanno perso tutto e si mettono in cammino alla ricerca di una vita migliore, sperando di trovare una comunità accogliente in cui vivere e far crescere i propri figli in sicurezza e tranquillità. Nei prossimi 20 anni, si stima che 250 milioni di persone avranno problemi di approvvigionamento idrico, con conseguente aumento della conflittualità tra i popoli e di esodi di massa. La siccità è molto sentita in Nord Africa e in Medio Oriente. Ma, guarda un po’, cominciamo a saperne qualcosa anche noi in alcune zone d’Italia!

Una domanda è d’obbligo: noi, credenti di oggi, consideriamo veramente nostri fratelli e sorelle i migranti e i rifugiati? La conversione di cui parla Papa Francesco è impellente e necessaria, soprattutto se cadiamo facilmente nelle trappole degli schieramenti in cui si perdono di vista i nostri valori e principi sia di fede che di morale. “Ogni incontro con essi, rappresenta un’occasione per incontrare il Signore; ed è un’occasione di salvezza”, perché in ognuno di essi è presente Gesù.

Ognuno, nella sua libertà e responsabilità pastorale, organizzerà la GMMR nel miglior modo possibile.

 

Sac. Stefano Dell’Angelo, Direttore