Covid 19, le ultime indicazioni

CEC e diocesane

 

Conferenza Episcopale Campana

 

Il giorno 31 marzo 2022, come già preannunciato dalle autorità civili, terminerà lo stato di emergenza imposto dalla pandemia da covid-19.

Tutti abbiamo avvertito la mancanza delle ordinarie relazioni pastorali legate alla vita liturgica ed anche alle espressioni della pietà popolare.

Se pure con prudenza, ora incamminiamoci sui percorsi interrotti, con rinnovato entusiasmo e con alcune raccomandazioni.

Nel riprendere, dopo il 31 marzo, le consuete espressioni di pietà popolare, rimane l’obbligo previsto delle necessarie autorizzazioni di pubblica sicurezza e di tutela sanitaria da parte delle autorità civili.

Per non vanificare il tempo di prova che abbiamo attraversato è opportuno vivere le espressioni della pietà popolare, in ottemperanza alle indicazioni offerte dai vescovi della Campania in questi anni.

Il tempo che viviamo con le nuove povertà e le emergenze umanitarie ci chiama a riscoprire il valore della sobrietà ed esige segni concreti di solidarietà.

Mugnano del Cardinale (NA), Centro Giovanni Paolo II, 7 marzo 2022

 

I Vescovi della Campania

 

 

Arcidiocesi di Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia

Indicazioni diocesane

 

Tenendo conto della dichiarazione della Conferenza Episcopale Campana (CEC), comunico alcune note esplicative per l’applicazione nella nostra Chiesa diocesana; esse sono state discusse nel Consiglio Presbiterale del 14 marzo 2022.

La cornice delle indicazioni è costituita dall’andamento della pandemia (ora in crescita), dalle normative che saranno comunicate di volta in volta dalle Autorità civili e dalla C.E.I., dalla ripresa graduale e vigile delle attività, conservando la “prudenza pedagogica”.

  1. Settimana Santa: conservando ancora l’uso della mascherina al chiuso, il distanziamento e l’igienizzazione, si svolgano tutte le celebrazioni secondo gli orari più consoni alle comunità. Non sono consentite ancora le processioni della domenica delle Palme e del venerdì santo (Via Crucis all’esterno). Per il giovedì santo si consiglia di non fare la lavanda dei piedi e, se si distribuisce il pane, sia rigorosamente imbustato dal forno. Per la Veglia Pasquale si può dare l’acqua benedetta in apposite bottigliette chiuse, ricordando che serve solo per l’aspersione.
  2. Le attività di catechesi in molte comunità sono già riprese, con la massima attenzione ai contagi scolastici o familiari. Le celebrazioni dei sacramenti della Penitenza, dell’Eucarestia e della Confermazione per i ragazzi e i giovani si svolgano in più turni, ascoltando, in stile sinodale, le famiglie, le catechiste e i catechisti e, dove lo si ritiene opportuno, anche il Consiglio Pastorale parrocchiale.
  3. Le feste patronali e parrocchiali siano celebrate con decoro, sobrietà e frutto spirituale. Si svolgano le celebrazioni dei novenari, dei tridui e le celebrazioni eucaristiche nelle feste, permettendo, per queste ultime, la serena partecipazione anche con la celebrazione all’aperto. Le processioni si possono riprendere dopo la Pasqua, con l’impegno che siano momenti di preghiera e di gioia popolare. Anche per queste manifestazioni si può fare un confronto sinodale tra Consiglio Pastorale, collaboratori e Comitati feste, per considerarne i percorsi e le modalità di partecipazione; infatti non pensiamo che la ripresa sia vissuta automaticamente come se niente fosse avvenuto. In ogni caso si evitino inutili conflitti o imposizioni mortificanti.

L’apparato esterno delle nostre feste fa capo alla parrocchia per quanto riguarda i permessi e le autorizzazioni, le luminarie, i fuochi pirotecnici, i concerti bandistici e gli intrattenimenti musicali in piazza. Altre forme di divertimento e di festa (come momenti culinari o giochi) non competono alla parrocchia, si svolgano nei giorni non coincidenti con le feste e possono essere organizzati da altre associazioni, che ne assumono la responsabilità di fronte alle autorità pubbliche.

 

Tutte queste indicazioni saranno di volta in volta aggiornate, seguendo le novità e le necessità che emergeranno durante il cammino. Tutto si compia per annunciare e accogliere il Vangelo, per crescere nella comunione ecclesiale, nella collaborazione con le istituzioni civili e nel servizio alla società civile, senza mai dimenticare i bisogni dei poveri e delle comunità.

Sono sempre accanto a voi tutti per ogni sostegno e chiarificazione, di cuore vi benedico.

 

Sant’Angelo dei Lombardi, 21 marzo 2022

 

+ Pasquale Cascio

arcivescovo